La faccia parla per lui, prima delle sue gesta. Delonte West ha la faccia di uno che non sempre ha fatto vedere la parte migliore di stesso. E' uno che non se la passa sempre tanto bene. Il suo problema si chiama disordine mentale. Per anni si è dovuto battere contro la depressione e un disturbo da personalità bipolare, curata anche l'anno scorso durante il training camp.
Sembrava però che le cose stessero andando meglio, anche a livello professionale: già con l'approdo a Cleveland, tanta fiducia e un buon inserimento nel ruolo, dovevano avergli dato quella spinta che mancava a Boston. L'arrivo poi di Mo Williams gli aveva tolto un po' di responsabilità, come il dover condurre il gioco, ma gli aveva aperto le porte che più gli si addicevano: tirare e penetrare con una discreta libertà, sfruttare meglio i tanti scarichi provenienti da LBJ. L'anno scorso ha giocato la sua migliore stagione da professionista. Insomma, nel gioco di Cleveland Delonte West è uno che può dire la sua.
Ma le cose non vanno sempre lisce, si sa: se una cosa può andar male lo farà e il 17 settembre scorso le cose sono andate male. West si è fatto pescare dalla polizia per infrazione alle norme stradali, e fin qui, direte voi, qual'è il danno? Il danno è che trasportava armi cariche dentro una custodia per chitarra, come i pistoleri di una volta, magari tratti dai film di Robert Rodriguez come El Mariachi, con Delonte West nei panni di Antonio Banderas. E qui il danno lo vedete anche da voi. Il 20 novembre apparirà davanti al giudice che avrà due punizioni alternative per lui: fino a 2500 dollari di multa oppure da 3 a 5 anni di galera. Cosa se ne facesse di quelle armi non si sa.
Come non si sa quali siano le sue attuali condizioni mentali dato che trasportare armi cariche anche negli USA non è così tanto normale.
Alla presentazione della squadra sembrava in forma, "concentrato per giocare". Ha affermato di essere di nuovo sotto controllo medico per i suoi disturbi e ha minimizzato il suo problema legale.
Tutto bene dunque.
Ma Delonte ha già saltato 2 sessioni di allenamenti e Mike Brown si è precipitato a offrire tutto il suo appoggio, nei limiti del possibile per un coach. Allora vien da pensare che le cose non vanno così bene. L' ipotesi è che sia ricascato nella guerra con la sua testa. Ma non per curarla, dato che Brown ha ventilato, oltre alla sua assistenza, l'ipotesi di una punizione. E allora mi sa che in questo periodo abbiamo a che fare col lato cattivo di Delonte, West il Selvaggio potremo chiamarlo, quello casinista e sempre pronto a mettersi nei guai. Le armi, forse, erano la spia di questo disagio.
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