Parliamo di un altro mondo, il mondo di quelli che non solo hanno soldi, ma che possono anche permettersi di definire 700 milioni di dollari una "cifra simbolica".
Questa "cifra simbolica" è l'offerta che quel poveraccio di Mickhail Prokhorov, del quale sappiamo che è fra i più ricchi di Madre Russia, se non il più ricco, con 9,5 bilioni di dollari, (ma se iniziate a chiedere come diavolo facciano questi qui a fare i bilioni per risposta si ricevono un bel paio di spallucce)  ha fatto per prendersi i New Jersey Nets. 
Il produttore di nikel (ah ecco come si fanno i bilioni, col nickel!) russo risolverebbe ogni problema di grana ai Nets, che tra l'altro aspettano di trasferirsi a Brooklyn (nuova arena e non solo tutto da costruire) una volta  terminata la crisi finanziaria (che per i magnati russi non esiste credo), dove forse avranno un pubblico più soddisfacente (il progetto prevede la costruzione di una mini città attorno all'arena). 
Se Prokhorov riuscisse nella sua impresa diverrebbe il primo proprietario straniero di una franchigia Nba.
Ammetto di essere prevenuto: a me tutti questi grandi imprenditori russi non piacciono per niente, ma al mondo dello sport piacciono di sicuro i loro soldi (Abramovich docet).
Non gli auguro buona fortuna.
Aggiornamento
Pare che Prokhrov abbia già un accordo in tasca che gli consegnerà l'80% della proprietà dei Nets. Se tutto verrà confermato ci dobbiamo aspettare un sacco di voci sul prossimo approdo di LBJ.
Aggiornamento 2
Alè, tutto è andato in porto, abbiamo il primo straniero a capo di una società Nba...alla faccia dei comunisti.
 
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