Minnesota, l'autodistruzione formato squadra nba

Continuiamo la nostra analisi team by team con i vincitori del worst team of the week di questa settimana: i Minnesota Timberwolves.

Anno 1960: i Minneapolis Lakers lasciano il Minnesota per Los Angeles dopo una dinastia che ha portato 6 titoli nazionali (la nba ancora non esisteva nel 1948).
Anno 1989: la nba approva una espansione, nascono i Minnesota Timberwolves, con uno dei nomi e dei simboli più belli e rappresentativi della lega (forse solo la storicità del logo dei Celtics può rappresentare al meglio la propria città), bisogna ammetterlo.
Anno 1995: la giovane franchigia pesca al draft un certo Kevin Garnett, due anni dopo partecipano ai loro primi playoff. Pochi anni dopo diventeranno il team da battere nella western conference, raggiungendo una finale di conference (persa) contro i campioni in carica Lakers.
Anno 2007: Kevin Garnett va a Boston. 8 playoff consecutivi e un titolo di MVP non bastano, KG vuole vincere, e vincerà in maglia Celtics. In cambio arriva un giovane promettente: Al Jefferson, e poco altro. Si punta a ricostruire. L'anno prima avevano preso al draft Brandon Roy, poi scambiato con Portland per Randy Foye. Al Draft 2007 prendono Brewer al 7, passando giocatori come Joakim Noah (9), Thaddeus Young (12), Al Thornton (14), Rodney Stuckey (15); prendono anche Davidson e Richard al 36 e al 41, passando Marc Gasol (48), e Ramon Sessions (56).
Stagione disastrosa, e si guarda al futuro. L'anno seguente pescano al draft O.J.Mayo, ennesima buona scelta, venduta a Memphis in cambio di Love, pescano anche Chalmers, praticamente regalato pochi giorni dopo a Miami. In compenso Jefferson esplode come super-star, e Love promette bene dopo un inizio non proprio roseo. Ma a fine stagione l'ennesima rivoluzione a livello tecnico/dirigenziale, via McHale, dentro Rambis e il nuovo managment guidato da David Kahn.

Il nuovo GM vuole subito dare una svolta alla franchigia, pesca il numero 6 alla draft lottery, e vende le due migliori guardie della squadra (Foye e Miller) a Washington in cambio della scelta numero 5. Al draft, abbastanza clamorosamente, Rubio scende al 5 e Minnesota non se lo lascia scappare, prendendo anche Flynn al 6 e Lawson al 18: 3 playmaker!
Partono le prime contestazioni dei tifosi, una squadra a cui manca (quasi) tutto pesca 3 PG al draft. Le contestazioni montano ancora di più quando Rubio dichiara di non volere giocare a Minneapolis (ma una telefonata all'agente prima di prenderlo al draft no?). Rubio alla fine decide di restare in Spagna, non si riesce neanche a scambiarlo con qualche altro giocatore. Non contenti, decidono praticamente di regalare Lawson a Denver. Il draft 2009 sarà ricordato per il grande numero di playmaker di grande livello presenti, Minnesota ne ha presi 3, passando forse sul migliore (almeno fino ad oggi) Brandon Jennings (andato a Milwaukee al 10), vendendo l'ottimo Ty Lawson a Denver per niente in cambio, e non riuscendo a convincere Rubio a giocare in nba. Parlando in termini tecnici inoltre, Kurt Rambis porta il famoso attacco a triangolo dei Lakers, che ha come unico difetto di non valorizzare il gioco dei playmaker, il GM ne prende 3 al draft e non contento acquista uno dei migliori PG sul mercato: Ramon Sessions.

La stagione è cominciata in modo disastroso, con Jefferson in profonda crisi (vero è che deve ancora riprendersi dall'infortunio alla caviglia), Love fuori per essersi rotto una mano in preseason, Rambis che non vuole far giocare insieme Flynn e Sessions, e buchi disastrosi in tutte le altre posizioni (basti pensare che Pecherov e Jawai si stanno alternando come titolari). 1-10 nelle prime 11, con 10L consecutive e una vittoria su New Jersey all'ultimo secondo dopo essere stati dominati per i 3/4 della gara. Nessuna speranza per questa stagione, e solo un monte di spazio salariale a partire dall'estate prossima. La situazione ricorda quella di New York, ma lo spazio salariale non basta per attrarre le star, ci vuole pianificazione, e ci vogliono basi solide (vedere Oklahoma City, Sacramento e persino Memphis e New Jersey).

Concludiamo facendo un piccolo riassunto dei giocatori pescati da Minnesota ai draft degli ultimi 3 anni, ma che non vi hanno mai giocato:
Roy, Mayo, Chalmers, Rubio e Lawson. Proprio vero che dal passato non si impara mai...

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